Museo Civico Archeologico

Il Museo Civico Archeologico nacque alla fine degli anni ’60 per ospitare i materiali preistorici e protostorici provenienti da varie località dell’Isola. A questi si aggiunsero poi l’importante complesso della grotta sepolcrale di S. Giuseppe (Rio nell’Elba) e i materiali degli scavi condotti dalla Soprintendenza nella fortezza etrusca d’altura a Monte Castello di Procchio (Marciana). Ancora a Procchio, negli anni ’70 fu recuperata buona parte del carico di una nave naufragata nelle acque della baia alla fine del II secolo d.C.; anche questi reperti confluirono in Museo.

Alla fine degli anni ’90, venne realizzato il restauro dell’edificio e un nuovo allestimento privilegiando le più significative testimonianze storiche del territorio marcianese; nel giugno del 2002 è stato creato quindi un nuovo percorso dove le collezioni vengono esposte in sequenza cronologica articolata per contesti di rinvenimento.

Museo Archeologico di Marciana, Elba

Un’intelligente progettazione ha conservato all’edificio il suo originario carattere abitativo. Uno spazio “domestico” nel quale gli arredi appositamente creati – belle vetrine a muro incorniciate di legno con sapienza artigianale – raccolgono e conservano preziosi “gioielli di famiglia”: le testimonianze delle popolazioni e delle culture che si sono avvicendate nel versante occidentale dell’Elba. L’allestimento ha un carattere forse un po’ austero, sdrammatizzato però dalle pareti dipinte col giallo del sole e il turchese dell’acqua marina: i colori dell’Isola.

Percorso museale
La Sala I accoglie la sezione preistorica e protostorica; vi sono testimonianze degli antichi cacciatori del Paleolitico e degli agricoltori neolitici. Le popolazioni dell’età del Bronzo che abitavano alla Madonna del Monte, a Monte Giove e in altre località della montagna occidentale, avevano un’economia di tipo agricolo-pastorale e praticavano attività di filatura e tessitura, testimoniate da fusaiole e pesi da telaio. Alla prima età del Ferro (VIII secolo a.C.) sono databili le asce del “ripostiglio” di Valle Gneccarina (Chiessi) – perfettamente conservate – e alcuni corredi funerari provenienti da necropoli rupestri del massiccio del Monte Capanne. In questa stessa area, l’età etrusca arcaica e protoclassica (VII-inizi V secolo a.C.) è rappresentata da oggetti d’uso, ornamenti e ceramiche provenienti anch’essi da contesti sepolcrali.

La Sala II presenta una selezione dei materiali più rappresentativi fra quelli portati in luce dagli scavi di Monte Castello di Procchio, nonché reperti di ritrovamento sporadico, fra i quali una piccola scultura frammentaria in terracotta, della quale si conserva parte della testa.

La Sala III focalizza l’attenzione sul granito, importante risorsa mineraria del versante occidentale fin dall’antichità: si prendono in esame le aree di cava, le tecniche di escavazione, gli strumenti. E’ qui esposta, per la prima volta, per concessione dell’Amministrazione Comunale di Portoferraio che ne è proprietaria, una testa virile in granito della Collezione Foresi. La scultura, di grande effetto, è per ora di incerta attribuzione cronologica e culturale. Completa la parte illustrativa della sala un excursus sulla marineria mercantile e le rotte commerciali romane.

La Sala IV è interamente dedicata ai due relitti rinvenuti nella baia di Procchio. La nave romana (relitto I) era una oneraria di modeste dimensioni (circa 20 metri) e trasportava una grande varietà di merci: le anfore contenevano vino della Gallia, salsa di pesce di produzione ispanica, fichi africani. Insieme con questi prodotti alimentari viaggiavano pani di zolfo e sostanze chimiche rare come la buntite (carbonato di calcio e magnesio), usata come pigmento nell’antichità. La nave trasportava anche prodotti di lusso: si conserva, purtroppo in stato frammentario, vasellame da mensa in vetro di raffinata eleganza, decorato in oro zecchino. Di particolare pregio una piccola scultura d’avorio (forse ornamento di un mobile) raffigurante Dioniso giovinetto e Sileno abbracciati. La statuetta era decorata con una lamina d’oro, quasi del tutto perduta. Anche il relitto II è pertinente ad una piccola nave mercantile, che viaggiava alla fine del 1700 trasportando merci eterogenee: vasellame in ceramica invetriata, ingobbiata, maaiolica, forbici di metallo di varie dimensioni, pietre focaie. Sono conservati anche elementi dell’attrezzatura di bordo. La stessa sventurata sorte ha dunque segnato il destino delle due navi, che restano a testimonianza dei fiorenti traffici commerciali che hanno caratterizzato quest’area del Mediterraneo dall’età antica fino all’età moderna.

ORARI

Aprile

Aperto nei giorni 8,9,10 e 22, 23, 24 e 25 dalle 10.00 alle 13.00

Da maggio ad ottobre

Lunedì: 10:30-13:00, 16:00-18:30
Martedì: chiuso
Mercoledì: 10:30-13:00, 16:00-18:30
Giovedì: chiuso
Venerdì: 10:30-13:00, 16:00-18:30
Sabato: 10:30-13:00, 16:00-18:30
Domenica: 10:30-13:00, 16:00-18:30

Apertura anche serale a luglio e agosto nei giorni di mercoledì e venerdì, orario 21:30-23:00

INGRESSO

Costo del biglietto: € 2,00 (fino a 14 anni gratuito),
cumulativo 2 musei: € 3,00,
cumulativo 3 musei: € 4,00

Il Circuito Culturale di Marciana è composto dalla Fortezza Pisana, il Museo Civico Archeologico e il Museo Didattico Numismatico o Zecca di Marciana.

INFORMAZIONI

Tel. +39 377 3908001marcianacivitas@gmail.com